Scegliere come destinazione il Cilento vuol dire lasciarsi affascinare da una varietà di paesaggi che vi offriranno uno spettacolo a dir poco emozionante: gole attraversate da torrenti sinuosi, dolci colline coperte da uliveti secolari che sembrano confondersi con la lussureggiante macchia mediterranea; immense spiagge dorate che si alternano con vertiginose scogliere. Non è certo un caso se il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano sia stato dichiarato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. Questo magico lembo di terra, situato a circa 150 km a sud di Napoli, ci mostra l’esempio eccezionale del rapporto tra uomo ed ambiente naturale nel mediterraneo dal paleolitico medio ai giorni nostri. Oltre l’incantevole scenario di un territorio selvaggio e per fortuna ancora incontaminato, il Cilento offre la possibilità di vivere un’esperienza vera a contatto con una civiltà millenaria fortemente legata a genuine tradizioni popolari. Per chiunque voglia comprendere le origini della civiltà occidentale e immergersi nei luoghi oscuri della saggezza non potrà fare a meno di visitare i siti archeologici di Paestum e Velia. Paestum, sicuramente il sito più famoso, viene visitata da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo per i suoi imponenti templi dorici quasi intatti e per le vestigia di importanti monumenti. Velia, forse meno conosciuta ma per alcuni versi molto affascinante, grazie soprattutto a due illustri cittadini: Parmenide, definito il filosofo dell’Essere, ed al suo discepolo Zenone, famoso per i suoi paradossi. La loro storia ci conduce alla scoperta di un immenso patrimonio di saggezza di cui forse inconsapevolmente siamo eredi. Il Cilento interno è caratterizzato da tanti piccoli borghi incastonati in una cornice di monti suggestivi: gli Alburni definiti “Dolomiti del Sud” per il loro chiarissimo colore delle pareti calcaree. Il Cervati che con i suoi 1900 metri è la vetta più alta della Campania. Il monte Sacro o Gelbison molto popolare per la presenza in cima del santuario della Madonna nera di Novi Velia, meta di tantissimi pellegrini da fine maggio ad inizio ottobre. Il monte Bulgheria che a giugno si colora di lilla quando la lavanda selvatica è in fiore. Infine il monte Stella che domina con la sua forma a cinque punte i bei borghi di Perdifumo, Vatolla e Rocca Cilento. Ai piedi dei monti si rimane affascinati dal verde dove fenomeni carsici hanno scavato nelle rocce ampie gole e misteriose grotte. Da non perdere le Grotte di Castelcivita e le Grotte di Pertosa che si snodano attraverso gallerie, cunicoli e caverne: scenari da fiaba per la presenza di stalattiti e stalagmiti. Nelle immense caverne sotterranee di queste grotte si tengono ogni anno le rappresentazioni teatrali dell’Inferno dantesco.